
Da Montemurro (ri)nasce la Cofederazione Calcistica Italiana: un progetto visionario per il calcio del futuro
Rinasce la Confederazione Calcistica Italiana. Nata nel 1921 a seguito di una scissione con la FIGC, la CCI è rimasta inattiva per più di un secolo
È nata (o per meglio dire, risorta) una nuova realtà nell’universo calcistico italiano: la Confederazione Calcistica Italiana. Nata nel 1921 a seguito di una scissione con la FIGC, la CCI è rimasta inattiva per più di un secolo. Ci ha pensato Andrea Montemurro, ex presidente della Divisione Calcio a 5, a darle una seconda vita, rilevando il titolo e imbastendo un nuovo progetto che mira alla promozione del calcio in tutte le sue forme. “Oggi è il coronamento di un percorso durato più di un anno, un sogno diventato realtà. Mettere insieme 9 discipline e oltre 60.000 tesserati era un'impresa ardua, ma ce l’abbiamo fatta. Vogliamo dare voce a chi è stato ai margini, accendendo finalmente i riflettori” ha dichiarato Montemurro, eletto presidente della Confederazione, durante l’Assemblea Costitutiva del 15 marzo scorso presso l’Holiday Inn Hotel Parco dei Medici.
All’evento erano presenti numerose personalità del mondo del calcio, da Stefano Sorrentino, ex portiere di Chievo e Palermo, a Daniele D’Orto e Andrea Rubei, figure chiave nella promozione e diffusione del calcio a 5 su scala nazionale e internazionale, fino a Mauro Micheli, impegnato nel calcio a 8 e nel calcio a 7. Proprio quest’ultimo ci ha parlato dell’importanza della crescita del progetto sotto un punto di vista prima organizzativo e poi tecnico, mentre Sorrentino ha posto l’accento su quegli sport calcistici meno conosciuti e sul ruolo di supporto della Confederazione. Simona Rolandi, giornalista RAI e conduttrice della Domenica Sportiva, ha commentato: “C'è una ventata di novità e di innovazione. Si respira una grande passione. Credo che questo sia un punto di partenza importante per tutto lo sport”.
Uno dei maggiori fautori del progetto è stato senza ombra di dubbio Fabrizio Loffreda, vicepresidente della Confederazione e già presidente della Lega Calcio a 8, che ha espresso così il suo orgoglio: “Questo progetto aiuterà la Lega Calcio a 8 a crescere. Ho coinvolto amici come Alessandro Maurizi, Giampaolo Morsa e Simone Angilletta, tutte eccellenze nelle loro discipline. Insieme faremo un grande lavoro per la Confederazione”. Loffreda ha anche parlato del senso di unione all'interno della Confederazione: “L’evento di oggi dimostra che siamo una grande famiglia. Quando il legame è forte, i risultati sono più facili da ottenere”. Guardando al futuro, Loffreda ha aggiunto: “Abbiamo citato solo gli eventi più vicini ma stiamo lavorando per programmare almeno il prossimo biennio. Siamo in contatto con la FIF7 per organizzare eventi di calcio a 7 e con altre federazioni per tornei di calcio a 8. Questo è il nostro focus principale”.
Unione, progettualità e inclusione (visto che la Confederazione contribuirà a promuovere anche un progetto come la Lega Unica): sono queste le parole chiave su cui poggia la Confederazione Calcistica Italiana. Perché a prescindere dalla sua forma, ciò che spinge tutti noi è la stessa identica passione per quel “maledetto” pallone che rotola.